Your PC Is excluded from tracking

Il settore birrario italiano nel 2025 sta attraversando una fase di forte evoluzione, con una particolare attenzione alle birre a basso contenuto alcolico. Da dati recenti del rapporto di metà anno di Italian Craft Beer Trends, emerge che il 16,14% di tutte le nuove birre prodotte ha una gradazione inferiore al 4%, una soglia psicologica significativa nel mondo delle birre artigianali. Questa quota rappresenta una crescita rilevante rispetto agli anni precedenti, quando le low-alcohol si attestavano intorno al 6% nel primo semestre

(+27% rispetto al 2024) (Cronache di Birra, 2025).

Spinte e motivazioni della crescita delle birre Low-Alcohol

La diffusione di birre con un tenore alcolico contenuto risponde a una domanda sempre più orientata alla salubrità, leggerezza e convivialità.

  • I consumatori, soprattutto tra i più giovani, ricercano prodotti che consentano una fruizione prolungata e moderata della birra, conciliando gusto e benessere.
  • I birrifici artigianali italiani, da anni protagonisti nel settore, hanno deciso di investire massicciamente su questo segmento per ampliare la gamma offerta e accrescere la competitività.

Contestualizzazione nel mercato complessivo

Il mercato della birra in Italia nel 2025 è stimato raggiungere un fatturato di 7,1 miliardi di euro, con una crescita sostenuta dalla domanda locale e dall’export, che registra incrementi del 22% soprattutto verso Stati Uniti e Giappone (La Casetta Craft Beer Crew, 2025). Questa espansione fa da sfondo a una transizione qualitativa, con la prevalenza di prodotti iper-locali, biologici e a basso contenuto alcolico.

La riduzione dell’accisa approvata recentemente favorisce inoltre la sostenibilità economica della produzione dei piccoli birrifici, che vedono una riduzione dell’aliquota fino al 50% per produzioni entro i 10.000 ettolitri, promuovendo così la competitività del settore artigianale (Birra Artigianale, 2025).

Innovazione tecnologica e sostenibilità

Parallelamente, la produzione delle birre low-alcohol si avvale sempre più di tecnologie innovative, come l’uso di sensori IoT e algoritmi di intelligenza artificiale per ottimizzare i processi di fermentazione e ridurre gli scarti (La Casetta Craft Beer Crew, 2025). Queste innovazioni contribuiscono a migliorare la qualità dei prodotti e a limitare l’impatto ambientale, aspetto sempre più valorizzato dai consumatori.

Prospettive di mercato e nuove abitudini di consumo

L’attenzione crescente verso il localismo e la sostenibilità sta spingendo i birrifici a valorizzare le materie prime autoctone, quali il luppolo Nostrano di Trento, utilizzato anche nelle birre low-alcohol, per conferire unicità e riconoscibilità territoriale (La Casetta Craft Beer Crew, 2025). Nel complesso, il segmento delle birre a basso contenuto alcolico promette di consolidarsi ulteriormente nel breve-medio termine, diventando un driver essenziale per la crescita del comparto nel mercato italiano.

Il Boom delle Birre Low-Alcohol in Italia: Trend e Impatti sul Mercato 2025